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Una giornata speciale alla Casa del tempo

Oggi alla Casa del tempo di Turro è stata una giornata speciale e, insieme ad altri soci, ho avuto la possibilità di essere lì. Stasera ho voglia di raccontare qualcosa di quello che è accaduto per non dimenticarlo.

C’è stata la visita di un gruppo di anziani di Faido, un paese della Svizzera Ticinese. Frequentano il Centro Ancora, nel quale lavora la nostra socia Silvia Avalli, dopo che è andata a vivere in quella zona. È stata ovviamente lei il tramite di questa sorta di gemellaggio con la nostra Casa del tempo. Il pezzo forte dell’incontro senz’altro l’esibizione del coro che si è costituito all’interno del Centro grazie ad un’idea di Silvia e alla passione di Mattia, animatore e direttore del coro. Molto bello il nome che si sono dati: Coro Gherz. Mattia ci ha subito spiegato che Gherz, nel dialetto della Valle, significa vigore. Ed era proprio bello percepire il vigore nel canto di persone diciamo un po’ avanti nell’età. Il repertorio del coro si fonda sulla proposta di canti popolari. Io personalmente sono stato molto colpito dalla forte passione che traspariva dalle parole di Mattia, lo speaker del coro, riguardo al recupero e alla trasmissione delle canzoni popolari. Forte anche la scoperta delle radici comuni nei canti proposti. A volte piccole varianti di motivi che cantiamo anche da noi, a volte proprio gli stessi, a volte alcuni mai sentiti. Tante radici comuni che affondano nel tempo e che i confini tracciati sulla carta geografica e dalle dogane non cancellano. Dopo queste sensazioni mi sento meno distante dalla Svizzera che in cuor mio ho sentito sempre un po’ diversa e lontana. Bella l’affermazione emersa spontaneamente tra le signore di Turro: Siamo sempre terroni per qualcun altro, partendo dalla confidenza fatta dai ticinesi che loro in Svizzera sono considerati un po’ come Terroni. Per me poi un momento speciale quando il coro ha intonato Tanti auguri a te, per festeggiare il mio compleanno. Mi sono proprio emozionato al loro canto e alle parole di Matteo che mi presentava. Cavolo l’età comincia a farsi sentire!!!!!

Poi una bella pizzoccherata preparata dallo staff della Casa del tempo di Turro, che, si sa, sulla cucina ci dà dentro.

A tavola si può sempre socializzare e lì ho avuto l’opportunità di parlare con Mattia. È stato davvero bello ed interessante soprattutto perché ho potuto conoscere ed accogliere la sua passione per la salvaguardia della canzone popolare. Ci siamo tra l’altro chiesti cosa è adesso e se si possa prevedere un futuro per questa forma di espressione del popolo nonostante le caratteristiche della situazione di oggi. La domanda tutto sommato è rimasta aperta. Mi ha anche raccontato della propria esperienza artistica e mi fa piacere dirvi del trio di cui fa parte che si è dato il nome Vent negru, di modo che se qualcuno volesse ascoltarli può andare su You tube e conoscere qualche loro canzone.

Nel pomeriggio dopo la visita al giardino e agli spazi della Madia, conditi da libera chiacchera, c’è stato un incontro più strutturato anche se connotato da un clima leggero, durante il quale ci siamo raccontati le caratteristiche delle due esperienze di incontro. Nonostante le evidenti differenze abbiamo riscontrato tratti comuni nell’impostazione delle attività e negli obiettivi stessi delle azioni che inducono gli anziani a volersi incontrare in libertà. La principale differenza tra le due esperienze risiede nel fatto che il Centro diurno Ancora è sostenuto completamente dal Cantone e quindi può funzionare tutti i giorni della settimana per tutto l’anno mentre, come sappiamo, la nostra Casa del tempo è fondata sull’auto sostenibilità che la costringe a ridimensionare le proprie prospettive e ad essere sempre alla ricerca di forme o progetti per restare in piedi.

Naturale l’invito a continuare l’amicizia con una nostra visita a Faido per conoscere i loro spazi e la loro bella zona. Per quanto mi riguarda poi, grazie alla sciura Arianna, che nonostante l’età, smanetta piuttosto bene con il cellulare e mi ha mostrato fiera i bei laghi e le montagne che abbelliscono la loro terra, mi è rimasta la voglia di passare qualche giorno di vacanza lì da loro.

Per rendere più vivo il racconto chiudiamo con qualche foto e con una raccolta di spezzoni di alcuni dei canti proposti dal Coro Gherz.